Quella per il doppiaggio può sembrare una passione quantomeno insolita. Il tutto per Shade nasce intorno ai sette anni, guardando Mrs. Doubtfire, dove Robin Williams, protagonista del film, interpreta Daniel Hillard, un doppiatore. "In particolare, guardando la scena in cui doppia un uccellino" ci racconta Shade "ho realizzato che c'erano dei signori che facevano le voci di Bugs Bunny, Topolino...fino a quel momento credevo che fosse la loro vera voce! Lì ho pensato che avrebbe dovuto essere bellissimo per un signore grande fare queste cose di lavoro". Questo sarà il punto di partenza di una passione che lo accompagna tutt'ora. Dovendo poi, una volta cresciuto, avvicinarsi alla recitazione e all'esibizione in pubblico grazie alla musica, la scelta del doppiaggio per allargare le competenze in questo ambito è stata immediata e naturale. Del resto questa è un'arte che insegna a esporsi, a farsi capire, a parlare in pubblico, a dare una determinata forma a quello che si sta dicendo. Per questo abbiamo chiesto proprio a lui da dove cominciare e come muoversi al meglio per approcciare questo ambiente.
PRIMI PASSI DA COMPIERE
Sicuramente all'inizio c'è da studiare. Molti ti fanno credere che facendo un corso di un mese o due puoi diventare doppiatore. In realtà non è così. a meno che tu non sia un prodigio e sia cresciuto nelle sale di doppiaggio, come tanti doppiatori di Roma che hanno la fortuna di averci vissuto dentro fin da bambini. Io per esempio ho un amico che a sei anni ha fatto il suo primo doppiaggio, ed era il pesciolino Nemo, per dire. E oggi lui è Spiderman! Comunque, tornado ai corsi, in due mesi al massimo ti possono dare un'infarinatura generale. Io ho fatto una scuola che è durata tre anni, con diverse materie come Teatro, Dizione. E poi Recitazione Microfonica, perchè recitare su un palco è un conto, ma farlo davanti a un microfono è tutt'altra cosa. Io consiglio di fare un corso serio, soprattutto se si arriva dal nulla. Attenzione a non farvi fregare dai grandi nomi di doppiatori tra gli insegnanti. A volte un grande doppiatore può non essere un buon insegnante. Nella mia scuola non c'erano nomi blasonati, ma da quella scuola è uscita gente che oggi doppia nel "Trono di Spade", in "How I Met Your Mother", "One Piece", "Dragon Ball". L'altro mio consiglio è fare tanta assistenza ai turni. Se ti lasciano assistere ad un turno di doppiaggio, fallo. Guardando gli altri doppiatori si imparano cose che non si possono insegnare.
ERRORI DA NON COMMETTERE
Ce ne sono diversi. Ad esempio andare a chiedere un provino senza la capacità di sostenerlo. Attenzione a non sentirsi troppo pronti, soprattutto dopo poco tempo. Allo stesso tempo però non bisogna fare l'errore opposto, ovvero essere pronti ma non chiedere i provini per paura, cosa che a me è capitata. Avevo finito la scuola, fatto mille seminari e già lavoravo, mi chiamavano. Eppure io mi vergognavo a presentarmi agli studi e chiedere "Mi può far fare un provino?". Temevo di incontrare qualcuno che mi tarpasse le ali. Sconsiglio vivamente di chiudersi nel guscio, se si vuole fare questo mestiere bisogna avere un po' di faccia tosta. Quindi da un lato fare in modo di arrivare pronti, dall'altro, quando si è pronti, presentarsi ai provini.
PUNTI DI RIFERIMENTO
Io ne ho avuti tanti. Forse quello che mi ha dato più spinta e coraggio è stato Maurizio Merluzzo, che come doppiatore è veramente talentuoso ed è uno di quelli che non mollano mai, sia fisicamente (perchè è una bestia) che da un punto di vista di motivazione. Lui ora doppia a Roma, che in Italia è la capitale del doppiaggio. Per un doppiatore partire da Milano ed arrivare a Roma, è come passare dall'Europa League alla Champions. Provo molta ammirazione per lui, che tra l'altro ha anche un canale youtube che consiglio. Poi gli insegnanti di Torino sono stati e sono tutt'ora fonte di ispirazione per me, perchè un bravo direttore riesce sempre a tirarti fuori quella sfumatura in più. Quando rivedo dei film o delle serie che ho fatto con determinati direttori, dico "Qua sembro più bravo". In realtà la bravura è del direttore. Mi viene in mente Francesca Vettori, che è stata mia insegnante di teatro e quando mi dirige mi bastona. Però viene sempre fuori un lavoro bello. Lei tra l'altro è la doppiatrice di Cartman e della Pimpa.
OBIETTIVI E SOGNI
Il mio sogno era doppiare Spiderman, ma me lo ha rubato il mio amico. A me piacerebbe arrivare a Roma per lavorare su grandi produzioni, sia cinematografiche che di serie tv. E poi riuscire a sostenere determinati personaggi, perchè prendere un protagonista è una grande responsabilità. Bisogna riuscire a calarsi nel personaggio. Io per esempio ho la voce molto leggera, e mi fanno fare sempre ragazzini o bambini. Se mi capita un personaggio troppo più piccolo dell'età che ho devo stare attento a non "sfondarlo" con la voce. Può essere facile farlo, ma è difficile farlo in modo credibile. Quindi mi piacerebbe riuscire ad affrontare una grande produzione essendo credibile. Ed arrivare a sentirsi fare il miglior complimento che si possa fare ad un doppiatore. Non ti ho riconosciuto. Perchè il miglior doppiaggio è quello che non noti.