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Due chiacchiere con il brand manager di Dolly Noire, per scoprire qualcosa in più sull’imminente podcast
Snoccioliamo due numeri, che non è mai una cattiva idea per contestualizzare un soggetto. Stando all’accurata analisi di Podcast Insights, il numero di podcast attualmente attivi nel mondo si aggira intorno ai 1.500.000, per un totale di qualcosa come 34 milioni di episodi (dati aggiornati all’ottobre 2020). Numeri piuttosto impressionanti e che, sebbene su scala mondiale, danno anche una certa idea di quella che può essere l’estensione del fenomeno in Italia. I dati di un’altra ricerca ci dicono infatti che circa il 30% degli italiani intervistati aveva ascoltato almeno un podcast nell’ultimo mese, a riprova che il nuovo medium sta pian piano facendo breccia anche nel Belpaese. “L’idea del podcast Dolly Noire è nata quest’estate”, racconta Daniele, “dopo aver ascoltato il podcast di tre amici che conosciamo da una vita, con i quali siamo cresciuti insieme”. Proprio a confermare la continua espansione del podcast.
“Durante il lockdown – e forse un po’ prima -, Marcello, Marco e Gabriele hanno messo su il loro podcast, accompagnandoci in un periodo in cui la noia rischiava di prendere il sopravvento”. Sarebbe interessante provare a studiare l’eventuale correlazione, ma è probabile che il lockdown e il periodo d’isolamento abbiano influito sulla crescita numerica dei podcast, riportando una sorta di “conversazione” nelle case di chi magari è rimasto solo per diverse settimane. “Loro tre sono i Charlatans”, continua Daniele, “e abbiamo chiesto loro di hostare quello che sarà il podcast ufficiale di Dolly Noire”. Un nuovo strumento per raccontare al meglio la realtà del brand e i personaggi che gravitano intorno a Dolly Noire, con una rinnovata profondità e accessibilità.
“Del podcast mi affascina il pubblico target, che è sempre molto variegato, dal giovane che li scopre su Spotify all’adulto che li usa per informarsi o intrattenersi”, spiega Daniele. E andando a guardare di nuovo i dati di Podcast Insights – sebbene siano disponibili solo quelli americani, in questo caso – non ha affatto torto: tra i 12 e i 34 anni, il 48% della popolazione ascolta podcast, valore che scende al 32% per la fascia 35-54. Numeri davvero impressionanti. “Mi colpisce particolarmente la possibilità di raccontare storie in maniera diversa, che non sia magari un fugace contenuto social o digitale”.
“In giro ci sono podcast che parlano letteralmente di tutto e di più, e io obiettivamente non sono un grandissimo ascoltatore”, aggiunge Daniele, “ma allo stesso tempo sono sicuro che possiamo regalare 30 o 40 minuti di intrattenimento curati, tramite cui scoprire meglio la storia di un artista, di uno sportivo, di un talento”. Un contesto simile a quello di una chiacchierata tra amici davanti una birra, spogliandosi quindi di tutti i “paletti” legati all’essere una figura pubblica. “Ci siamo sempre incrociati con realtà dei tipi più disparati, anche lontanissimi dal nostro mondo, e l’idea del podcast è quella di portarli al tavolo con noi per raccontarsi, con leggerezza, cercando di incuriosire poi l’ascoltatore, che andrà eventualmente ad approfondire, colpito dall’ironia della chiacchierata”. Intrattenimento leggero, ma non per questo banale: ai microfoni sono già passati i Marnik, Andrea Rock, Dj Damianito, Albertino e molti altri.
“L’obiettivo principale non è solo quello di far sbarcare Dolly Noire su un’altra piattaforma”, confessa Daniele, “ma anche e soprattutto quello di accrescere la diffusione dei podcast. Sono un mezzo ancora di nicchia in Italia, ma sfruttando la nostra visibilità, e le potenzialità di una piattaforma come quella di Spotify, speriamo di poter portare sempre più persone ad innamorarsene”. Un ennesimo passo di Dolly Noire verso una comunicazione sempre più a 360 gradi, con un focus sulle relazioni con il pubblico e gli appassionati, che si fanno sempre più fitte e capillari – eventi, social network, il magazine e altro ancora, un unicum sul mercato. “Seguire tutti questi progetti non è facile ma è molto stimolante, soprattutto quando ne vedi uno passare da embrione a realtà dalle grandi potenzialità”, aggiunge Daniele sorridendo.
“Speriamo che gli ascoltatori si affezionino e vogliano sempre più puntate”, conclude Daniele. Sì ma, il nome? “Te lo svelo in anteprima: il podcast di Dolly Noire si chiamerà I Fuori Gregge”. Serve aggiungere altro?!