Abbiamo incontrato Masa, uno dei volti dietro Dolly Noire Japan, per farci raccontare cosa significa portare avanti il lavoro di Dolly Noire in un altro continente
“Quando avevo vent'anni, ho scoperto la moda italiana e me ne sono innamorato, perchè ha troppo stile. Così ho deciso di trasferirmi in Italia, e ho passato ben quattro anni a Milano”. Parlando con Masa, uno dei responsabili di Dolly Noire Japan, la cosa che mi colpisce immediatamente è la sua sconfinata passione per il nostro paese. La sua passione per la moda e lo streetwear arriva subito dopo però, come un fiume in piena che trova la sua foce in quel di Yokohama, la sua città natale. “Ho sempre amato il calcio, ho giocato fino ai diciotto anni, poi però un infortunio mi ha costretto a smettere: è stato lì che ho scoperto l'amore per la moda, che mi ha spinto a rimettermi in gioco e cambiare completamente la mia vita”. Quando si dice “fare di necessità virtù”.
Lo sbarco di Dolly Noire in Giappone è stato un evento importantissimo per la storia del brand, ma non privo di insidie. Il mercato dello streetwear è infatti incredibilmente competitivo nella terra del Sol Levante, a dei livelli che probabilmente in Italia non riusciamo neanche ad immaginare. Masa considera il proprio paese il mercato numero uno in ambito di streetwear, anche e soprattutto grazie all'altissimo livello di competizione che lo caratterizza. Si deve lavorare sui minimi dettagli per riuscire a spiccare, e non va sottovalutata la capacità di pensare “outside the box”. Quando gli chiedo quali siano le principali differenze a livello stilistico, mi sorprende dicendomi che in realtà secondo lui non ce ne sono molte, a parte alcune piccolezze: “alcuni prodotti che vanno da noi in Italia sono poco sfruttati, ad esempio le long sleeve, che da noi sono fortissime come modello di maglietta!”.
Masa mi racconta di essere davvero grato ad un amico, la figura che gli ha fatto scoprire Dolly Noire, che era già interessato al brand e ha convinto anche lui ad imbarcarsi in questa avventura. Dopo aver conosciuto i fondatori Daniele, Federico, Giorgio e Alessandro, ha capito che sarebbe nata una lunga collaborazione: “non mi sono appassionato solo a Dolly Noire, mi sono appassionato soprattutto al loro modo di essere e di lavorare”.
Il passo successivo è stato portare Dolly Noire nelle strade giapponesi. “È stato fondamentale iniziare portando il brand proprio in strada, tra i consumatori, scegliendo quindi le persone giuste a cui farlo indossare” mi dice, aggiunendo che “era importante far capire ai potenziali clienti come indossare il marchio, come inserirlo nello stile dello streetwear giapponese”. Ora il marchio ha iniziato a diffondersi, e Masa mi dice che pian piano il nome inizia ad essere importante anche in Giappone.
"Secondo me Dolly Noire ha tutte le carte in regola per diventare un brand famoso e di rilievo in Giappone”: Masa è convinto che le possibilità di Dolly Noire Japan siano concrete, e che con degli investimenti mirati sia possibile conquistare i clienti. “È importante lavorare sul versante delle collaborazioni, lavorare con brand di spessore e conosciuti sul territorio”. Da questo punto di vista non possiamo ancora anticiparvi nulla, ma sicuramente Dolly Noire è pronta a stupirvi nei prossimi mesi. Il consiglio conclusivo di Masa è proprio sulla linea produttiva: “dobbiamo produrre un sacco di tipi di prodotti, per attirare anche i consumatori più particolari e legati agli accessori. Cos'abbiamo ora? T-shirt, camice, pant, zaini, cappelli e qualcos'altro? Se continuiamo ad accrescere il range dei prodotti, sarà più semplice sfondare anche in Giappone!”
https://www.youtube.com/watch?v=Lv46V_6nw4o