Il suo volto negli ultimi tempi è stato protagonista indiscusso della metropolitana a Milano, mentre la sua voce ha riempito le cuffie di tantissimi ascoltatori di rap italiano. Stiamo parlando di Nayt, al secolo William Mezzanotte, rapper classe '94 fuori ora con il suo nuovo disco Raptus Vol. 3. Interamente prodotto da 3D, producer che lo segue sin dagli esordi, il nuovo disco di Nayt si distingue per la scelta di lasciare al rap e alle rime il ruolo da protagonista, senza rincorrere il trend del momento. Il rapper romano sente di avere tanto, tantissimo da dire, e sulle incalzanti produzioni di 3D si lascia andare ad intensi flussi di coscienza, in grado di colpire anche l'ascoltatore più navigato. Per l'occasione, abbiamo deciso di andare ad analizzare le 5 barre migliori di Raptus Vol. 3, scavando dietro il significato e cercando di capire cosa volesse trasmetterci Nayt.
“Quando scrivo penso a quello che ha vinto Sanremo / Poi mi manca Primo”
Partiamo dal presupposto che questa barra risale a prima del 2019, quindi no, il bersaglio non è Mahmood, tranquilli. Il singolo in questione è Gli occhi della tigre, singolo che ha anticipato il disco (è infatti uscito nel 2018), ed è stato anche il brano che ha riportato l'attenzione del pubblico pesantemente su Nayt. Il rapper romano qui infatti non le manda a dire a diversi dei suoi colleghi, ma il brano ha un peso specifico importante per un altro motivo. Il titolo è un omaggio a Primo, icona leggendaria del rap italiano, citato poi direttamente proprio in questa barra. Scomparso prematuramente a causa di una malattia qualche anno fa, Primo ha lasciato il segno su tantissimi rapper italiani, Nayt incluso, che ha deciso di dedicargli un verso dalla forza evocativa notevole.
“Ho una matita sola, calco fino a renderla indelebile / Sono Kendrick ed Eminem, in Italia rivoluziono”
Questa barra è estratta da Fame, l'unico brano del disco in cui è presente un featuring, nello specifico quello di MadMan. Il brano è un esercizio di tecnica e stile notevole, condito con tanta autocelebrazione – elemento fondante del rap. Nayt in questa traccia si paragona infatti a due artisti di fama mondiale, il cui impatto ha rivoluzionato il rap (e la musica) americana e globale, sebbene in modi diversi. Negli ultimi anni Kendrick Lamar ha settato record rivoluzionari e ha rappresentato la voce della coscienza afroamericana; Eminem, dal canto suo, ha cambiato irreversibilmente la percezione del rap da parte del pubblico in tutto il pianeta, durante i primi anni del 2000. Non ci resta che augurarci che Nayt raggiunga traguardi simili!
“Guidi contro un muro, non sterzi / Qui non c'è nessuno se vai in pezzi”
La prima strofa di Brutti Sogni è davvero uno sfogo a cuore aperto di Nayt, che riflette su un ampio ventaglio di argomenti, dalla spiritualità alle difficoltà della vita. Ricorda gli ostacoli affrontanti lungo il percorso, le cadute, la fatica nel rialzarsi, il bisogno di aiuto. Realizza però che l'unica persona che può davvero aiutarlo è lui stesso: è proprio nei momenti di crisi che nasce la forza d'animo che permette di raggiungere qualunque obiettivo. Chiedere aiuto non è sbagliato, ma sapersi aiutare da soli rende inarrestabili.
“I giovani non sanno un cazzo / e non gli fanno mai capire un cazzo”
Nayt chiude così la quartina d'apertura in Animal, ultimo singolo estratto prima dell'uscita di Raptus. Il brano, che omaggia anche un classico di Fabri Fibra nel ritornello, è un pezzo d'impatto, provocatorio, senza peli sulla lingua. Il rapper apre la canzone con un'accusa spietata al fatto che oggi la politica e la società non vedano partecipazione da parte dei giovani, perché in realtà è il sistema stesso a non informarli e a tenerli esclusi dal tutto. Un circolo vizioso che non prevede alcun happy ending: una barra simile arriva praticamente come uno schiaffo in faccia.
“Ti sei mai sacrificato per qualcosa? / No che non sto parlando di collane / No che non sto parlando della droga / Hai mai sentito dentro quella fame”
Chiudiamo con una delle barre più forti a livello motivazionale, estratta da La mia voce. In questi versi c'è la spiegazione di cosa la musica e il rap rappresentino per Nayt, e per tutta una serie di artisti legati a determinati valori. Il rap non è sono ostentazione, non è solo autocelebrazione, non è solo sfoggio di ricchezza: è ambizione, voglia di rivalsa, desiderio di migliorare. In poche parole, è fame. Nonostante la giovane età, Nayt ha appreso questa lezione dai suoi idoli, tramandando un set di valori che sono parte integrante del rap. Non serve essere pesanti e pedanti per trasmettere qualcosa: quando l'ascoltatore capisce che ci sono passione ed ambizione, il messaggio arriva a destinazione.