Il racconto della prima edizione del nuovo evento destinato ad arricchire il mondo della cultura urban a Milano
Nel weekend del 5 & 6 ottobre Milano è stata la cornice di un nuovo, elettrizzante evento legato al mondo dello streetwear e dell'urban culture in generale: il Plug-Mi. Tenutosi presso la Fiera Milanocity, conglomerato di spazi espositivi dal taglio moderno, la kermesse si è rivelata un punto di ritrovo per appassionati del mondo della moda street e del rap, ma non solo. L'area è stata infatti protagonista di 48 ore filate di full immersion in un mondo che in Italia si sta ritagliando una fetta di spazio sempre più importante, avvicinandosi finalmente ai livelli europei, da anni sempre più propensi a concedere palchi importanti a situazioni di questo tipo. Tanto il sabato quanto la domenica hanno visto alternarsi sui vari stage figure dallo spessore e dalla caratura indiscutibili. Il primo giorno è partito in quarta, con i live di Quentin40, NOE, Chadia Rodriguez, Albert & Don Said e Luchè; a loro si sono aggiunte tante altre iniziative originali. Il workshop di Stefano Colferai ha visto i partecipanti ricreare le loro sneaker preferite con la plastilina; Mundus Hub ha raccontato tanti retroscena che si celano dietro al mondo del design e del custom; Tedua, Domenico Formichetti e Ghemon hanno parlato di musica, passione, personal branding e tanto altro di quello che circonda figure dal seguito così ampio. La seconda giornata non è stata da meno: Erasmo Ciufo, Nove25, Machete Gaming con i live di FEA e il Mic Tyson, i workshop di Formy e Atipical, le esibizioni sul palco di Dani Faiv, Elodie e Mambolosco. Questo e tanto altro è andato in scena al Plug-Mi, e anche Dolly Noire non è mancata.
“Sono stato coinvolto nel progetto Plug-Mi circa tre mesi fa, quando c'era solo lo scheletro di quello che l'evento sarebbe voluto essere” ci racconta Daniele Crepaldi, “mi aspettavo una fiera, e invece davanti ai miei occhi ho visto crescere un contenitore di esperienze a trecentosessanta gradi. Musica, brand, design: c'era tutto, e tutto è stato molto interessante”. Un bilancio più che positivo, quello di una persona che conosce il settore da anni e non è mai mancato ad eventi legati a questo mondo, ma che raramente hanno portato in scena una tridimensionalità di questo livello. “Ho partecipato più volte al Bright di Berlino, sono stato al Complexcon, al Pitti, e sono davvero soddisfatto dell'aver assistito alla nascita di un contenitore in grado di parlare direttamente al consumatore, in grado di immergerlo in un'esperienza che vada ben al di sopra del semplice acquisto” continua Daniele, “ma che piuttosto sia in grado di coinvolgerlo e attirare il suo interesse per tutta una giornata, senza mai stufarlo”.
Dolly Noire è stata poi protagonista – proprio nella figura di Daniele – di uno dei talk della domenica, intitolato “Behind a great brand there is always a great woman”. Ha condiviso il palco con Domenico, manager di AW Lab, per parlare proprio dell'importanza della figura della donna e del modo in cui viene valorizzata e percepita all'interno del settore. “È stato un piacere confrontarsi con un manager del calibro di Domenico su un argomento così importante come la donna”, spiega Daniele, “il punto centrale è stato sottolineare il fatto che è importante dare attenzione tanto ai talenti femminili quanto a quelli maschili, poiché sono entrambi carichi di valore allo stesso modo”.
Un bilancio quindi più che positivo, per una prima edizione che ha a tutti gli effetti il sapore di una promozione. C'è sempre margine per crescere e migliorare, ma Plug-Mi dimostra di avere a tutti gli effetti il potenziale – e le intenzioni – per diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti di questa cultura; e, perchè no – grazie al suo approccio nei confronti dei neofiti -, anche di poter avvicinare tanti curiosi e interessati a questo mondo, da una prospettiva il più ampia possibile. Ci rivediamo nel 2020!