La passione per la BMX ed un sogno, creare in Italia qualcosa che ancora non c'è. Così nasce il "Re del Cemento", che da piccolo evento di settore pian piano diventa un vero e proprio punto di riferimento nazionale. E non ha intenzione di fermarsi qui.
È il 1997 quando due ragazzi di Pavia con le idee molto chiare e con il sogno di portare la BMX in Italia, prendendo spunto dall'idea di un famoso evento di settore americano, il "King of Concrete", danno vita alla prima edizione del "Re del Cemento". È in assoluto uno dei primi eventi dedicati alla disciplina del BMX Freestyle nel nostro paese. Andando avanti con gli anni il tutto si è evoluto trasformandosi in un evento vero e proprio, composto da molti altri elementi quali, ad esempio, la musica.
"Io l'ho preso in carico nel 2005" ci racconta Federico Inverardi, uno dei responsabili. "Avevo quindici anni. Da allora la situazione si è allargata molto oltre alla BMX. Abbiamo coinvolto gente di tutti i campi, e anche persone che non sono prettamente interessate alla BMX vengono per l'evento in se, per passare una bella giornata.I primi anni non era così, al contrario. Era un evento per appassionati puri. Nei primi tre o quattro anni c'erano addirittura soltanto i rider, non avevamo pubblico. Pian piano siamo riusciti a coinvolgere molte più persone. Oggi l'essere riusciti a creare nel tempo tutto questo è una soddisfazione incredibile. L'aver avvicinato un pubblico ampio ci permette di portare avanti in italia uno sport come questo in un paese che sicuramente non lo considera uno sport primario all'altezza del calcio, o del basket".
L'edizione del 2019 si è conclusa da poco, ed anche a questo giro non sono mancate le soddisfazioni. "Come tutti gli anni abbiamo avuto tantissima gente. Molte persone interessate alla BMX ma anche a tutti gli eventi collaterali presenti durante il giorno. Avevamo il calcetto, la pallavolo, i ragazzi del beer pong, di cui la sera abbiamo anche fatto il torneo, andando avanti fino a mezzanotte. In più rispetto agli anni passati il livello dei rider era veramente alto. Perquanto avessimo meno iscritti, abbiamo visto dei trick che in uno skatepark piccolo come quello di Siziano non si erano mai visti. Onestamente non mi aspettavo una qualità così alta. C'è da dire che organizzare il tutto non è stato facile. Oggi come oggi ci sono una miriade di permessi da chiedere, sia al comune che ai vari enti, dalla SIAE, alla Croce Rossa a tutte le varie documentazioni sulla sicurezza che non avevamo mai preso in considerazione. Roba che non ne esci più. Per organizzare il tutto c'è voluto quasi un anno. Siamo partiti a settembre per arrivare pronti all'evento di giugno. Poi una grossa attenzione va prestata a tutte le persone che danno una mano. Dai collaboratori agli sponsor, a tutti i ragazzi che ti supportano, ai fotografi, ai videmaker, alla cucina, al bere, serve proprio un' unione organizzativa che è complicata da ottenere. Eppure ogni anno l'evento riesce a stupirmi sempre di più. Poi, stante che tutte le edizioni mi hanno fatto impazzire, quella a cui sono più legato è quella del 2014. Li c'erano tutti i miei amici, eravamo ancora tutti qui. Ora qualcuno di loro è in Nuova Zelanda, qualcun'altro a Londra, ma insieme abbiamo creato qualcosa per la BMX che in Italia non esisteva. Quello è stato veramente l'anno della svolta".
Tanta storia alle spalle dunque, ma nessuna intenzione di adagiarsi sugli allori. Al contrario, il "Re del Cemento" guarda al futuro con idee chiare. "Il primo passo che immagino per il futuro è una struttura nuova, uno skatepark nuovo per ampliare il tutto ancora di più e riuscire a coinvolgere anche riders dall'estero. Il top sarebbe riuscire a tirare fuori un contest con tutti i riders mondiali. Con il comune di Siziano stiamo già condividendo un progetto per avere l'anno prossimo un nuovo skatepark, quindi un passo alla volta, con una struttura più grande, anche l'evento si può ingrandire, e magari durare invece che solo un giorno anche tutto un weekend, o in diversi momenti durante l'anno". Un passo alla volta. Ma gli obiettivi sono chiari. Non resta che andarli a prendere.